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Biennale d'Arte
Venezia
Con "UNDER SKIN" non vi parlerò di plasticità e di scultura, ne tantomento di nuove frontiere di tatuaggi... ma di una forma artistica che si nasconde sotto la pelle delle opere bidimensionali e dentro la materia prima... una forma artistica fatta di forme che si articolano nello spazio tramite texture, imbottiture, fenditure o manipolazione di materiali e pigmenti.
Esse si stanziano con discrezione lungo gli ampi spazi dell'Arsenale, durante la Biennale di Venezia, e sono una chiara interpretazione del tema "ILLUMInazioni" della stessa esposizione d'arte. Tramite le sporgenze create su materiali come metallo, cemento e tessuto, gli artisti hanno voluto ricreare una percezione di luce data dal gioco di volumi ed ombre. I quadri in questo modo sono vivi ed emozionali. Spesso monocromatici e poetici, a volte ricreati nella materia grezza di cui sono fatti. Si ispirano al mondo organico e naturale... all'archittettura e alla geometria, al passato e alla tecnologia del futuro.
Di seguito vi mostrerò questa nuova interpretazione dell'altorilievo e del bassorilievo, attraverso degli ingrandimenti di quadri e istallazioni, e abbinerò a tali immagini delle creazioni di moda create con lo stesso concetto di base.
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Opera di MAI-THU PERRET del 2011, realizzata con un manichino in schiuma e acciaio, testa di vetro soffiato e replica di THE SKELETON DRESS 1938 di Elsa Schiaparelli. |
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A confronto l'idea del rilievo, dalle forme organiche, sull'abito di Elsa Schiaparelli (sopra) e sulla creazione di uno degli artisti della moda concettuale contemporanea Hussein Chalayan (sotto) |
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Hussein Chalayan |
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un'esempio stavolta di bassorilievo sul panno |
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... passiamo ai metalli, con questo ritratto creato rompendo e plasmando un reticolato di ferro filato. |
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volume e forme create grazie allo stropicciamento della materia e del piano bidimensionale.
Sopra un'opera della biennale e sotto un'immagine del fotografo Nigel Tomm e l'inconfondibile boccetta del profumo BANG di Marc Jacobs. |
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Nigel Tomm |
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BANG, la nuova fragranza per uomo di Marc Jacobs fatta di pepe bianco e nero, falso pepe, benzoino, patchouli e vetiver. |
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altorilievi come forme viventi che vogliono uscire dalla bidimensionalità delle tele... |
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materia pura plasmata e resa viva grazie ad un effetto plastico d'effetto come nel caso di questo quadro di cemento. |
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colore denso riversato nella tela e plasmato con pennelli e spatole. Ricorda la tecnica di Van Gogh, il quale riversava direttamente il colore nelle tele per poi scolpirne il disegno. |
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un esempio di rilievo in una lavorazione su pelle da Material Connexion, Milano |
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forme e rilievi anche su superfici plastiche e scultoree, come se questi oggetti avessero una pelle, una corazza.... simili ad esseri amorfi. |
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la tecnica scultorea viene adottata e scalfita anche nei capi come in questo esempio di Joanna Prichard |
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i rilievi prendono forme umane, ammassate, confuse, mescolate, fuse. |
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hanno comunque un qualcosa di armonico.... come le scarpe scultoree di Victoria Spruce (sotto) |
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Victoria Spruce |
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geometrici, scalfiti, scarnificati, lineari.... monocromatici |
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Marcus Ohlsson |
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Abiti come una seconda pelle e la nostra pelle come un abito. |
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Alba Pratt |
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incisioni |
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inciso, graffiato, scalfito, bucato, rammendato.... i termini che si possono usare pre questa sorta di tendenza sono tanti.
L'importante è trovare la nostra giusta espressione nelle forme e nei rilievi che vogliamo ottenere e che rappresentano meglio le nostre emozioni. |
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